Direzione Provinciale della GILDA di Campobasso

 


Coordinatore
Provinciale

Prof. Michele RAUSO

Vicecoordinatori
Prof. Guido BLANCOProf.ssa Carol GUARASCIO
Tesoriere

Prof. Nicola MARIANO 
 Segretario verbalizzante Prof. Michele RAUSO
 Per la scuola Infanzia e Primaria Prof. Silvia CORDISCO

Per la scuola di I° e II°Grado

Prof. Antonio CANTALUPO

La Gilda degli Insegnanti è l’unica Associazione Professionale con fini sindacali che sia rappresentativa.

Un pò di storia
E’ stata fondata nel 1988, come costola dei Comitati di Base che in quegli anni andavano nascendo in tutta Italia: di quell’esperienza si mantiene viva la felice intuizione della necessità di impegnarsi in prima persona, senza delegare ai Sindacati tradizionali e ai sindacalisti professionisti la rappresentanza delle rivendicazioni salariali e professionali degli insegnanti; di quell’esperienza fu saggiamente rifiutata la “piega ideologica” che non pochi esponenti di spicco di quel movimento spontaneo tentarono di imprimergli.

La posizione politica trasversale
La Gilda degli Insegnanti, pertanto, è un’Associazione politicamente trasversale che discute le “politiche scolastiche” nel merito e nei metodi e che valuta esclusivamente le ricadute di quelle politiche sulla qualità della scuola e sul ruolo professionale e sociale degli Insegnanti.
Questo la Gilda garantisce a tutti gli Insegnanti di ogni ordine e grado, di ogni credo politico o religioso: possa esserci al governo Berlusconi o D’Alema, possano essere le nostre guide spirituali il Papa o il Dalai Lama, saremo sempre dalla parte dei docenti, con il nostro impegno civile, con le nostre azioni legali , con le nostre manifestazioni di protesta, ogni qual volta dovesse profilarsi un rischio per il futuro professionale degli Insegnanti.
Ecco perché i padri fondatori dell’Associazione sposarono la causa del perseguimento di un contratto che riguardasse soltanto i docenti.

L’area contrattuale separata
Il contratto specifico è poprio di tutte le Professioni: i medici (in modo distinto dai paramedici o dagli infermieri o dai barellieri), i giornalisti (in modo distinto dai tipografi o dagli amministrativi), i giudici (in modo distinto dai cancellieri o dagli uscieri) e, ultimi in ordine di tempo, i presidi e gli insegnanti delle Accademie e Conservatori. Per queste professioni il contratto specifico è una naturale soluzione contrattuale. Questa stessa opportunità è negata ai docenti dai sindacati tradizionali. Un contratto unico docenti ATA penalizza entrambe le categorie ingabbiate in meccanismi e norme contrattuali incapaci di valorizzarne ggli ambiti di specificità, di competenza e di responsabilità.

Le nostre battaglie “politiche”
La nostra trasversalità, non di comodo e nemmeno di facciata, l’abbiamo espressa nell’azione e nelle battaglie sindacali.
Durante la precedente legislatura:
– Contro la Riforma dei Cicli del Ministro Berlinguer (che, tra le altre cose, riduceva da tredici a dodici gli anni di scolarizzazione, con le immaginabili conseguenze sulla preparazione degli alunni e sugli organici degli insegnanti)
– Contro il Concorsaccio e il tentativo di differenziare gli stipendi degli Insegnanti, sulla base di dubbie selezioni (il 17 Febbraio 2000 fu proprio la Gilda a vanificare il progetto organizzando uno sciopero a cui aderirono anche gli iscritti Confederali e Snals, ma non i loro Sindacati)
– Contro la Riforma dell’Esame di Stato, che ha posto le basi di quella che oggi è divenuta una colossale farsa che però non fa ridere proprio nessuno.

Nel corso della presente legislatura:
– Contro la Riforma Moratti
– Contro i tagli agli organici dei docenti
– Contro la politica punitiva nei confronti dei precari e la crescente precarizzazione del rapporto di lavoro nella scuola
– Contro i tentativi di introdurre gerarchie tra i docenti (istituzione del tutor)
– Contro la chiamata diretta da parte dei presidi
– Contro i ritardi nel rinnovo del contratto scaduto da 8 mesi
– Contro la riforma delle pensioni che impedirà il ricambio dei docenti e prospetta una vecchiaia di miseria per i più giovani.

E gli “altri” ?
E, al contrario, cosa propongono (o accettano) i “critici” della Gilda degli Insegnanti ?
Una visione impiegatizia del nostro lavoro. Una giungla normativa che costringe dei liberi cittadini a doversi rivolgere ai patronati per cercare di capirci qualche cosa. Contratti di lavoro e retribuzioni mortificanti.
Scioperi generali se al Governo ci sono i nemici e “concertazione” se al Governo ci sono gli amici mai una battaglia sulla scuola, solo della scuola, solo per la scuola.